Il Territorio

I Colli di Luni 

 

si trovano ai piedi della Lunigiana, al confine tra Toscana e Liguria, racchiusi tra bianche le Alpi Apuane e la costa del Mar Tirreno. La Parte orientale è rappresentata dai comuni di Bolano e Arcola, mentre sul fronte occidentale si trovano quelli di Santo Stefano Magra, Sarzana, Castelnuovo Magra, Luni e Fosdinovo.

Il territorio è caratterizzato da piccoli borghi antichi situati sull’apice dei colli, che incorniciando la parte finale del corso del Fiume Magra fungono da naturale confine tra l’areale di levante e quello di ponente.

La storia di questi luoghi è stata scritta e riscritta più volte, fino a partire dall’influenza dell’impero romano che, sconfitta con fatica l’antica popolazione autoctona dei Liguri Apuani, fondò la storica città portuale di Lvnae che diventò un centro nevralgico per l’impero, favorendo così lo sviluppo dell’area (oggi visitabile presso il sito archeologico del comune di Luni) .

Un altro importante fattore di sviluppo è rappresentato dal passaggio presso questi luoghi della via Francigena, oggi famosissimo sentiero percorso da migliaia di pellegrini ogni anno, anticamente arteria commerciale fondamentale e percorso strategico che, per la sua difesa, ha visto la nascita di molti borghi fortificati che non sembrano aver subito il passare del tempo.

Questi territori, sia per la meravigliosa esposizione garantita dalle colline, che arrivano fino a quasi 300 m s.l.m, che per il microclima particolarmente favorevole dovuto all’influenza del mare e del fiume Magra da una parete e dalla protezione delle Alpi Apuane dall’altra, sono sempre stati culla della coltivazione della vite, praticata e documentata fin dai tempi dell’antica città portuale di Lvnae.

Oggi più che mai la viticoltura è diventata di grandissima importanza per questi territori che, grazie alla passione e la dedizione e al lavoro di oltre quaranta viticoltori, stanno guadagnando sempre maggior fama e prestigio a livello nazionale e internazionale.

Complice di questo successo è anche il vitigno principe, nonché autoctono, di questi luoghi, il Vermentino, che trova nei Colli di Luni uno dei miglior terroir al mondo per la sua produzione, esprimendosi in vini di grande carattere ed eleganza.

A proposito del vermentino...

Il vermentino bianco è sicuramente l’uva più importante e rappresentativa della zona dei Colli di Luni. Ogni azienda vitivinicola, infatti, produce perlomeno un vino con base vermentino e spesso, chi ne ha la possibilità, vinifica separatamente le uve provenienti da diversi vigneti, dando vita a dei veri e priori cru, valorizzando così anche le più piccole differenze territoriali al fine di mettere il luce tutte le peculiarità di una zona tra le più vocate al modo per la coltivazione di quest’uva.

Le origini del vermentino, come d’altronde di moltissime altre uve, sono tutt’oggi incerte: da una parte, come sostenuto dagli ampelografi francesi Pulliat e Odart, si pensa possa essere arrivato dalla Spagna durante il dominio aragonese, diffondendosi poi in Corsica, Sardegna e Provenza, fino ad arrivare in Italia sulle coste della Liguria e della Toscana; dall’altra il professor Mario Fregoni, alla luce di alcuni studi e approfondimenti, ritiene che la sua origine sia da ricercare in Anatolia e, passando prima per la costa turca, arrivando poi nel mare Egeo, sia approdato in Francia su navi greche e successivamente in Italia per mano dei genovesi. Qui il vermentino ha trovato il suo ambiente di elezione in Sardegna (specialmente nelle aree costiere
del nord dove si produce il Vermentino di Gallura Docg), nella costa Ligure ed in quella Toscana.
Anche l’etimologia della parola vermentino resta incerta, una delle interpretazioni tra le più accreditate è quella della Dr.ssa Giusi Mainardi, studiosa delle valenze storico-culturali e simboliche che riguardano il mondo della vite e del vino, che ricollega il nome del vitigno a “vermena”, parola non comune della lingua italiana riferibile a “ramoscello giovane”.
Il vitigno risulta iscritto nel registro nazionale delle varietà di vite dal 1970 ed i suoi sinonimi ufficiali sono “pigato”, così generalmente chiamato nella riviera ligure di ponente, e “favorita” utilizzato invece nel piemontese; infine è conosciuto oltralpe come “rollè” nella zona tra Nizza e Marsiglia.

Nei Colli di Luni la viticoltura è documentata fin dall’epoca romana, quando il vino dell’antica città di Lvnae era citato da Plinio il Vecchio come uno dei migliori dell’Etruria.

Il vermentino è coltivato ormai da tempo immemore e, per questo motivo, è considerato un’uva autoctona e locale, già di largo successo nel XIX secolo, come testimoniano gli scritti di Giorgio Gallesio in “Pomona Italiana”.
Negli ultimi anni, grazie alla nascita della Doc. Colli di Luni nel 1989, che prevede l’utilizzo del vermentino anche in purezza, nelle tipologie “Colli di Luni Vermentino” e “Colli di Luni Vermentino Superiore”, e grazie al sempre più elevato livello qualitativo dei vini, il vermentino sta vivendo un’epoca d’oro che lo vede uscire fuori dei confini regionali e nazionali. Il disciplinare della Doc.
Colli di Luni permette inoltre l’utilizzo della menzione “vigna”, seguita dal relativo toponimo o dal nome tradizionale, allo scopo di tutelare le caratteristiche sfaccettature di un territorio che vede i propri vigneti estremamente frammentati tra terreni, altitudini ed esposizioni decisamente diverse, evidenziando così la volontà di massimizzare l’attenzione nei confronti dei prodotti di eccellenza, salvaguardandone il carattere tipico e l’identità locale.

Fonti:
- Fabio Giavedoni, Guida ai Vitigni d’Italia, storie e caratteristiche di 700 varietà autoctone, Slow food editore ed. 2017
- Antonelli Maietta, Vermentino Travel, Vitae N° 13, giugno 2017, Associazione Italiana Sommelier
Vermentino Bianco

Vermentino Bianco

La pianta
Vitigno forte e vigoroso, predilige le zone costiere, soleggiate e ben areate dove la sua produzione di uva tende ad essere abbondante e costante. Attualmente ne sono conosciute due tipologie:

• Grappolo serrato: medio-grosso (15-25 cm) e di forma piramidale, è dotato di due ali (alato). Acini medio grossi sferoidi, che a causa della compattezza del grappolo tendono ad allungarsi

• Grappolo spargolo o sciolto: medio-grosso (14-20 cm) e di forma cilindrica ed allungata. Acini più piccoli e sferoidi con colore giallo-ambrato più esteso

L’uva
Gli acini sono medio grandi e hanno la buccia pruinosa, mediamente spessa e di colore giallo ambrato. Come uva è considerata neutra ma quasi tutti i produttori non hanno paura a definirla semi-aromatica per via dell’ampio ventaglio di aromi che si accumulano nella buccia.

Sinonimi: pigato, favorita e rollo

Classificazioni nelle quali è ammesso: - Docg Vermentino di Gallura - Doc (22 denominazioni, si elencano le principali) Bolgheri, Maremma Toscana, Candia dei Colli Apuani, Montecarlo, Colline Lucchesi, Colli di Luni, Riviera Ligure di Ponente, Val Polcevera, Portofino, Cinque Terre, Vermentino di Sardegna ecc. - Igt (22 indicazioni, rimanda al registro nazionale) Per informazioni tecniche si rinvia alla scheda ampelografica del registro nazionale delle varietà di vite.

Vermentino Nero

Quest’uva, a livello di parentela, non ha niente a che fare con il vermentino bianco, tuttavia è una delle uve a bacca rossa più coltivate nelle zone dei Colli di Luni e nelle colline del Candia dei Colli Apuani

La pianta
Vitigno di difficile gestione principalmente dovuta alla sua forte vigoria, alla grandezza dei suoi acini e alla sua difficile maturazione. Autoctono della zona di Massa Carrara, è attualmente coltivato anche nelle colline lucchesi e nei Colli di Luni.
La sua produzione è generalmente costante e abbondante, i grappoli sono grandi e generosi (18 - 27 cm).

L’uva
Gli acini sono grandi o medio-grandi di forma sferoidale, con buccia mediamente consistente, pruinosa, di colore blu.
La sua maturazione è generalmente tardiva (ultima decade di settembre - prima decade di ottobre). L’uva, dalla polpa incolore e croccante è considerata di sapore neutro.

Sinonimi: vermentina nera


Classificazioni nelle quali è ammesso:
- Doc Candia dei Colli Apuani
- IgtAlta valle della Greve, Costa Toscana, Montecastelli, Toscana, Val di Magra
Per informazioni più tecniche si rinvia alla scheda ampelografica del registro nazionale delle varietà di vite.

A proposito dei Vini...

I vini della Doc Colli di Luni sono prodotti nelle seguenti tipologie. Ognuna di esse può essere interpretata in maniera diversa a seconda dello stile dei produttori o delle differenti uve utilizzate per i tagli. Quindi per cercare un filo conduttore in questa Doc, dove il vermentino può essere utilizzato in purezza (anche l’albarola, ma se ne produce pochissima), e i rossi sono obbligatoriamente a base sangiovese (minimo 50%) bisognerà parlare innanzitutto di questi due vitigni.

Il vermentino da queste parti prende caratteristiche decisamente diverse rispetto che nel vicino Candia dei Colli Apuani o, dall’altro lato, nelle zone delle Cinque Terre. Insomma, qui il vermentino si esprime generalmente in vini dalla bella morbidezza fruttata, ricchidi profumi avvolgenti, con ricordi di erbe aromatiche. Il sapore è pieno e grazie ad una buona acidità la facilità di beva è assicurata. Nelle versioni più corpose si percepisce al palato una sensazione vellutata ed avvolgente a trazione dolce - agrumata, fantastico!

Il sangiovese in queste zone si esprime diversamente da come si è abituati a sentirlo nella vicinissima Toscana o nella Romagna d’oltre appennino. Certo la nota fruttata classica di ciliegia euna super acidità restano sempre i suoi punti forti. La differenza principale sta nel tannino, più delicato e semplice, tutto sul frutto fresco, già educato da giovane, seppur scattante.


Colli di Luni Bianco Questo vino è ottenuto da almeno il 35% di vermentino e dal 25% al 40% di trebbiano toscano; possono concorrere fino ad un 30% altre uve a bacca bianca idonee alla coltivazione in Toscana e Liguria. Il vino che se ne ottiene è piacevolmente semplice, con profumi delicati ed una grande facilità di beva. Adatto sin dall’aperitivo, può accompagnare con grande successo molti piatti della tradizione Ligure Apuana fatta sia da pietanze di mare che di terra.


Colli di Luni Vermentino e Vermentino Superiore Ottenuti da almeno il 90% di uve vermentino, questi vini sono il fiore all’occhiello della denominazione. Come detto sopra, che sia per il terreno ricco in argilla o per la vicinanza al mare che mitiga il clima e lo rende particolarmente favorevole, il vermentino qui regala espressioni uniche declinate dai produttori in molte interpretazioni, al fine di favorirne l’estrema territorialità. Questi vini, grazie alla loro complessità di profumi e sapori, si prestano ad accompagnare piatti anche molto elaborati come i famosi “muscoli ripieni” ed altre leccornie locali, come i fritti di acciughe o le zuppe di pesce.

Colli di Luni Albarola Composto per l’85% da albarola, questo vino è prodotto da poche aziende e la sua fama oltre i confini locali è dovuta soprattutto alla cantina Lunae, che ne produce una versione apprezzata in tutta Italia. L’albarola dei Colli di Luni è solitamente semplice e facile da bere, con profumi marcati di macchia mediterranea ed una decisa acidità che le dona quel carattere un po’ ruspante che la rende perfetta complice del vermentino (un po’ sofferente sotto questo punto di vista) in uvaggio nel Bianco Colli di Luni. Nella sua tipologia in purezza è perfetta con piatti di mare, dalle frittelle di bianchetti o di baccalà ai gamberetti di fascina, oppure con una mai banale orata all’isolana.

Colli di Luni Rosso e Rosso Riserva È ottenuto da almeno il 50% di uve sangiovese, per il restante 50% possono essere utilizzate uve a bacca rossa idonee alla coltivazione in Toscana e Liguria. Generalmente è il canaiolo (localmente detto “merla”) ad accompagnare in maggiori quantità il sangiovese, seguito dalla pollera, dal merlot e dal syrah.
Questi vini sono generalmente freschi, di buon corpo e buona beva. A seconda dell’interpretazione scelta possono essere bevuti freschi (intorno ai 14°) per accompagnare piatti di pesce come il baccalà marinato o il cacciucco; oppure, se più strutturati come nel caso delle riserve, sono ottimi o per accompagnare la cucina più rustica dell’entroterra Lunense come il cinghiale in umido o la cacciagione a piuma cucinata alla cacciatora.

Altri vini Nei Colli di Luni sono prodotti anche molti altri vini che, seppur non si fregiano della Doc, sono digrande importanza storica locale e spesso sono imbottigliati come Igt Toscana o Igt Liguria di Levante. Due uve autoctone molto interessanti che sempre più spesso sono vinificate in purezza sono la merla e il vermentino nero. La prima si esprime in vini dal corpo intenso e dai profumi generosi e fruttati; il secondo invece, nei Colli di Luni, è famoso per dare vini dai profumi leggermente speziati, dal tannino delicato e sottile e dal gusto fresco e succoso, caratteristiche che lo rendono perfetto anche al periodoestivo. Infatti spesso viene servito leggermente fresco, a una temperatura di 13°-14° C.

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