Stappi e ancora prima di versare senti l’uva, come se la stessero premendo proprio ora. Sensazione molto piacevole.
La lucentezza del colore è davvero invitante: un giallo paglierino carico con bellissime sfumature dorate, perfettamente cristallino (caratteristica minima e indispensabile per i vini di Fabio).
I profumi
sono forti e avvolgenti, le note dolci del succo d’uva colpiscono subito, poi arriva il tiglio, netto e inconfondibile; note più verdi e salmastre incuriosiscono per la contrapposizione di profumi che si alternano tra impressioni a tratti dolci a tratti più pungenti come il timo, lo iodio e una leggera nota fumé.
Il sorso
è pieno, appagante, caratterizzato da una sapidità esplosiva quasi piccante e da ricordi di frutta dolce matura. Un vino estremamente bilanciato, un equilibrio perfetto tra potenza espressiva e struttura… e l’eleganza?
Quella la senti nel finale, lunghissimo, quasi granitico per compattezza gustativa; allo stesso tempo, in punta di piedi, sfuma sulla caratteristica nota ammandorlata accompagnata da un sottile ricordo iodato.