La terza settimana di Settembre sta volgendo al termine e con lei anche le ultime operazioni di vendemmia, anche se qualcuno si spingerà fino alla fine del mese si può dire, ormai, quantomeno per le uve a bacca bianca, il grosso sia fatto.
Se l’annata di per sé è stata complicata, con un inizio di stagione che dapprima sembrava esplodere precocemente salvo inchiodarsi proprio sul più bello, il risultato finale sarà sicuramente apprezzato. Tra Aprile e Maggio infatti, a causa delle temperature decisamente sotto la media e le piogge frequenti, i viticoltori (e la loro pazienza) sono stati messi a dura prova e non proprio a tutti è andata bene. C’è chi si ritrova grappoli con acini rimasti piccolissimi a causa dei problemi di una fioritura disturbata dal freddo e chi, agli inizi di Luglio (unica nota dolente di un ottimo mese), è stato colpito da una grandinata, come è successo ai produttori di Arcola.
Eventi di questo tipo possono avere una importante influenza sulle quantità di uva prodotta che, per alcuni, ha significato anche un 30% in meno rispetto allo scorso anno.
Tuttavia un Agosto ben assolato, ma non eccessivo nelle temperature, ha permesso un’ottima maturazione delle uve; inoltre, regalo ben gradito a tutti i viticoltori, un Settembre fresco e soleggiato.
Insomma, anche chi ha perso molta uva può consolarsi andando a ricercare il perfetto grado di maturazione dei grappoli, inseguendolo giorno dopo giorno, confortato dal meteo, senza paura di brutti scherzi del tempo.
Cosa aspettarsi quindi dall’annata 2019?
Senza dubbio vini di grande qualità, dove un Agosto e un Settembre da manuale hanno fatto sì che i bianchi possano esprimere i loro migliori profumi senza scendere a compromessi sul corpo; rossi ricchi, profumati e di buona struttura, dove anche il più ostico sangiovese (che in molte zone della Doc fatica a maturare) possa avere tannini maturi e succosi.
Il clima e il territorio quel che potevano fare lo hanno fatto, ora è tutto nelle mani dei produttori che, ognuno con la propria idea di vino, è chiamato a fare del suo meglio per valorizzare il frutto (in tutti i sensi) di una stagione di lavoro.