Terra della Luna
L’azienda agricola Terra della Luna nasce nel 2006 con l’acquisto del “Pezzo Grande”, un terreno di tre ettari a Ortonovo (SP) ai piedi della collina del paesino di Nicola dove già nel 1800 i Conti Fabbricotti producevano il loro “bianc bon” (vino bianco buono).
L’idea del nome
Terra della Luna, nasce per mettere in evidenza l’importanza del territorio compreso tra l’area montuosa della Lunigiana e quella marittima dell’antica città portuale romana di Lvnae.
Oggi il podere è bellissimo, i due ettari di vigna impiantati da Alessandro sono tenuti come un giardino e, completamente circondati da un folto bosco.
Per arrivare all’attuale aspetto della tenuta il lavoro è stato molto lungo.
Al momento dell’acquisto il terreno era lasciato completamente in balia della natura, totalmente ricoperto di rovi e la villa, che oggi ospita sia la cantina che l’abitazione privata della famiglia, era da risistemare. Così inizia un lungo lavoro di pulizia e ricostruzione che ha trasformato un impervio roveto in una tenuta in stile rustico, perfettamente integrata con il territorio.
L’idea principale di Alessandro
era quella di ricavare un posticino dove vivere immerso nella natura con la sua famiglia, riprendendo contatto con la terra e i suoi ritmi naturali.
A questo scopo tutti i lavori sono stati svolti in un’ottica a zero impatto ambientale, ad esempio utilizzando materiali bioedili per la ristrutturazione della villa e pannelli fotovoltaici per la produzione energetica e di calore, eliminando così l’utilizzo anche del gas metano.
Terra della Luna
L’azienda agricola Terra della Luna nasce nel 2006 con l’acquisto del “Pezzo Grande”, un terreno di tre ettari a Ortonovo (SP) ai piedi della collina del paesino di Nicola dove già nel 1800 i Conti Fabbricotti producevano il loro “bianc bon” (vino bianco buono).
L’idea del nome
Terra della Luna, nasce per mettere in evidenza l’importanza del territorio compreso tra l’area montuosa della Lunigiana e quella marittima dell’antica città portuale romana di Lvnae.
Oggi il podere è bellissimo, i due ettari di vigna impiantati da Alessandro sono tenuti come un giardino e, completamente circondati da un folto bosco.
Per arrivare all’attuale aspetto della tenuta il lavoro è stato molto lungo.
Al momento dell’acquisto il terreno era lasciato completamente in balia della natura, totalmente ricoperto di rovi e la villa, che oggi ospita sia la cantina che l’abitazione privata della famiglia, era da risistemare. Così inizia un lungo lavoro di pulizia e ricostruzione che ha trasformato un impervio roveto in una tenuta in stile rustico, perfettamente integrata con il territorio.
L’idea principale di Alessandro
era quella di ricavare un posticino dove vivere immerso nella natura con la sua famiglia, riprendendo contatto con la terra e i suoi ritmi naturali.
A questo scopo tutti i lavori sono stati svolti in un’ottica a zero impatto ambientale, ad esempio utilizzando materiali bioedili per la ristrutturazione della villa e pannelli fotovoltaici per la produzione energetica e di calore, eliminando così l’utilizzo anche del gas metano.
In Vigna
A Terra della Luna tutte le operazioni, in vigneto e in cantina, sono condotte in modo naturale. A tal proposito, l’azienda è l’unica della zona dei Colli di Luni ad essere associata e certificata da Vinnatur.
I due ettari vitati di “Pezzo Grande”
sono coltivati a vermentino, granache e syrah. La scelta delle uve è dettata dalle preferenze personali di Alessandro e dalla consapevolezza che il terreno, ricco di argille rosse e grigie, è ottimo per la coltivazione di questi vitigni.
Nei primi anni, allo scopo di impostare bene il lavoro, l’azienda si è avvalsa della consulenza enologica di Francesco Petacco e di diversi agronomi, per mettere a regime un protocollo che gli consentisse di lavorare bene e senza l’uso della chimica. Ad oggi Alessandro è diventato autonomo e segue personalmente tutte le lavorazioni, dalla vigna alla cantina, grazie ad una metodologia di lavoro messa a punto durante gli anni ed in continua evoluzione.
In Cantina
L’uva che arriva in cantina viene pigiadiraspata e la fermentazione alcolica spontanea, sia per i bianchi che per i rossi, viene svolta in acciaio. Le temperature di fermentazione sono controllate, ma si tende a lasciar fermentare il mosto senza l’utilizzo del freddo, che viene attivato solo in caso di particolare necessità.
Anche i vini bianchi vengono vinificati in rosso, restando per quindici giorni circa a contatto con le bucce, estraendo così sostanze che fungono da conservanti naturali allo scopo di eliminare completamente l’aggiunta di solfiti nei vini.
Gli affinamenti terminano poi in acciaio ed in bottiglia per i bianchi e in tonneaux per i rossi.
In Cantina
L’uva che arriva in cantina viene pigiadiraspata e la fermentazione alcolica spontanea, sia per i bianchi che per i rossi, viene svolta in acciaio. Le temperature di fermentazione sono controllate, ma si tende a lasciar fermentare il mosto senza l’utilizzo del freddo, che viene attivato solo in caso di particolare necessità.
Anche i vini bianchi vengono vinificati in rosso, restando per quindici giorni circa a contatto con le bucce, estraendo così sostanze che fungono da conservanti naturali allo scopo di eliminare completamente l’aggiunta di solfiti nei vini.
Gli affinamenti terminano poi in acciaio ed in bottiglia per i bianchi e in tonneaux per i rossi.
Nome del Vino:
Plinio, Igt Liguria di Levante
I Vitigni:
100% Vermentino
Lavorazione:
Fermenta in acciaio a temperatura naturale con lieviti indigeni. Macerazione sulle bucce di circa 15 giorni
Affinamento:
Affina in acciaio e bottiglia
Numero di bottiglie prodotte:
3.000 bottiglie prodotte
Nome del Vino:
Lun’Antica, igt Liguria di Levante
I Vitigni:
100% vermentino vendemmiato non prima di ottobre
Lavorazione:
Fermenta in acciaio a temperatura naturale con lieviti indigeni. Macerazione sulle bucce di circa 15 giorni
Affinamento:
Affina in acciaio e bottiglia
Numero di bottiglie prodotte:
2.000 bottiglie prodotte
Nome del Vino:
Vinacciolo di Luna, Igt Liguria di Levante
I Vitigni:
100% vermentino
Lavorazione:
Metodo ancestrale: rifermenta in bottiglia sui propri lieviti
Affinamento:
In bottiglia sui propri lieviti fino alla strappatura
Numero di bottiglie prodotte:
2.000 bottiglie prodotte
Nome del Vino:
Osè di Luna rosè, Igt Liguria di Levante
I Vitigni:
100% granache
Lavorazione:
Metodo ancestrale: rifermenta in bottiglia sui propri lieviti
Affinamento:
In bottiglia sui propri lieviti fino alla strappatura
Numero di bottiglie prodotte:
1.000 bottiglie prodotte
Nome del Vino:
CaLiGrè, Igt Liguria di Levante
I Vitigni:
100% granache
Lavorazione:
Fermenta in acciaio a temperatura naturale con lieviti indigeni. Macerazione sulle bucce di oltre un mese
Affinamento:
Affina in tonneaux da 300 e 500 l dai 18 mesi ai due anni a seconda dell’annata
Numero di bottiglie prodotte:
1.500 bottiglie prodotte
Nome del Vino:
Vignali di Luna, Igt Liguria di Levante
I Vitigni:
100% syrah
Lavorazione:
Fermenta in acciaio a temperatura naturale con lieviti indigeni. Macerazione sulle bucce di oltre un mese
Affinamento:
Affina in tonneaux da 300 e 500 l
Numero di bottiglie prodotte:
1.500 bottiglie prodotte